PEDAGOGIA - "Maestri e allievi" - appunti pagine del libro

MAESTRI E ALLIEVI 

 

LEZIONI E DISPUTE

 

L’importanza della lettura

 

Fulcro dello studio: 

  • lettura“ (lectio)

  • disputa“ (quaestio)

= carattere specifico di quel metodo scolastico.

 

Lettura:

  • attività principale di apprendimento

  • Ugo di San vittore Didascalicon "l’inizio del sapere si trova nella lettura"

Testi: 

Prisciano, Donato, Sirio → grammatica

Dicta catonis narrazioni 

Sacre scritture, sentenze di Pietro Lombardo teologia

 

Architrave di ogni disciplina il libro.

 

Leggere = riconoscere un’autorità.

 

Argomentazioni mostrare la coerenza o la deducibilità.


Come si leggeva

 

Lettura di un testo era assai complessa:

  • analisi della struttura del testo

  • suddivisione in parti

  • ciascuna parte esposta e commentata

     

Ugo di San Vittore 3 forme della lettura:

  • per opera del docente

  • per opera dello studente

  • studio personale

Ugo di San Vittore - Wikipedia

 

La disputa

 

Compito del maestro di teologia: far lezione, predicare e disputare.

 

DISPUTA

  • momento più importante

  • segnava il passaggio dall’argomentazione sulla base dell’autorità alla dimostrazioni per mezzo della ragione 

  • inizialmente era breve, poi divenne il momento più importante nel lavoro comune di maestri e allievi

  • momento di discussione

  • si cercavano di risolvere i contrasti, gli interrogativi, i passaggi critici di un autore

  • si fonda sulla dialettica, sull’impiego della ragione nell’argomentazione

Disputa oggigiorno = domani degli allievi che chiedono chiarimenti.

 

Nel campo della teologia della filosofia crea un vero e proprio metodo di indagine e d' insegnamento.

 

Pietro Abelardo:

  • XII secolo 

  • autobiografia

  • prime documentazioni

Resoconto delle dispute trascritto.


Pietro Abelardo - Wikipedia

 

Le questioni

 

Versante letterario la disputa dà origine ad un genere argomentativo didattico caratterizzato dalla raccolta di questioni all’interno summae.

 

Summae Theologiae di Tommaso d’Aquino:

  • capolavoro di architettura intellettuale

  • composta di quattro parti essenziali: 1. posizione del problema 2. esposizioni di opinioni a favore e di quelle contrarie 3. soluzione del maestro, 4. soluzione dei dubbi a dimostrare che l’opinione scelta in grado di rispondere a qualsiasi interrogativo sollevato

Risposta del maestro decideva di prendere posizione avanzando un proprio punto di vista. 


San Tommaso d'Aquino: vita e preghiera del Santo del 28 gennaio

 

IL MAESTRO E IL SAPERE


Magister e auctoritas 

 

Evoluzione del ruolo del maestro pedagogia medievale.

 

Maestro medievale non era portatore di una visione personale del mondo si collocava in una tradizione.

 

Il vero maestro guardava alla sapienza e alla scienza.

 

Sapere assimilato che comunicava affinché potesse essere conquistato da tutti.

 

Stupido = maestro che pretende che i suoi lievi sappiano ciò che egli non ha appreso.

 

Continuo e fedele riferimento alla verità.

 

Propensione a tener conto delle varie opinioni, disponibilità a disputare con i colleghi, costruire un dialogo con le diverse opinioni = aspetti qualificanti per il maestro al fine di rendere vivo e utile il proprio insegnamento.


Una pedagogia tra dolcezza e severità

 

Funzione del maestro = oggetto di attente considerazioni.

 

Maestro saper dosare dolcezza e severità, benevolenza e rigore.

 

Pedagogia medievale uso della punizione corporale.

 

Cultura monastica aveva alquanto ridimensionato l’uso delle punizioni corporali, consigliandole e addirittura impedendolo.

 

Anselmo:

  • *1033 - 1109

  • si opponeva all’uso delle punizioni corporali

  • il maestro deve seguire le inclinazioni dell’alunno, permettergli di crescere, svilupparsi, correggendolo e valorizzandone la sua libertà

     Anselmo - Wikipedia

Pietro Abelardo:

  • *1079 - 1142

  • prologo della sua opera Sic et non

  • il maestro di logica invita gli studenti a trovare la verità mediante la ragione

  • no adagiarsi sull’autorità

  • maestro = colui che avvia e introduce il discepolo alla conoscenza della verità


Il maestro secondo Tommaso d’Aquino

 

Maestro interiore sviluppo e completamento con Tommaso d’Aquino:

  • analizza il rapporto maestro discepolo sotto l’aspetto del conoscere

  • vuole rispondere al problema: “un uomo può insegnare ad un altro uomo?“

  • sostiene che gli esseri creati posseggano una capacità causativa: gli uomini sono simili a Dio e il loro posto non può essere preso né da Dio né da idee o forme fuori dalla realtà sensibile

  • nessun uomo può insegnare qualcosa ad un altro individuo


La posizione di Avicenna 

 

La conoscenza dipendeva da un intelletto separato e unico (intelletto agente).

 

L’azione del maestro è esclusivamente preparatoria e accidentale lato di conoscenza dipende dall'illuminazione dell’intelletto agente.

 

Affinità con la dottrina agostiniana dell’illuminazione.

 

Sostituendo Dio all’intelletto agente la dottrina araba poteva essere accettata anche in ambito cristiano: l’intelletto umano restava passivo ed era in grado di conoscere,dall’illuminazione divina, queste capacità.

 

L’ azione del maestro sul discepolo ha una funzione preparatoria e stimolatrice.


La posizione di Averroè

 

Averroè:

  • *1126 - 1198

  • non solo l’intelletto agente ma anche quello passivo è unico e separato

  • scienza e conoscenza sono riconducibili a un’unica intelligenza

  • unicità dell’intelletto

  • fondamento del rapporto fra maestro e discepolo = condizione dell’intesa della loro reciproca comunicazione


La risposta di Tommaso

 

Tommaso riteneva che ogni essere umano fosse da considerarsi come soggetto autonomo.

 

Rifiuta la tesi che la conoscenza provenga totalmente dal di fuori e che la conoscenza è già tutta nell’animo dell’uomo.

 

Via intermedia nel corso di cause esterne interne il fulcro del conoscere.

 

Preesistono nell’uomo germi di sapere che l’intelletto apprende immediatamente appena entra contatto con l’esperienza sensibile.

 

Il sapere inizialmente attivo nell’uomo si tratta di farlo passare dalla potenza all’atto ciò può venire in due modi:

  • l’ azione della ragione “inventiva

  • attraverso un aiuto esteriore “insegnamento

Processo di acquisizione del sapere rimane unico il docente non trasmette il sapere al discepolo, ma lo conduce alla conoscenza.

 

Paragone tra salute e sapere e tra guarigione apprendimento ripreso da Tommaso.

 

Sapere è frutto di un processo intrinseco della ragione può essere analizzato individualmente oppure con l’aiuto di un maestro.

 

Nessun maestro può ignorare o andare contro il nome della ragione che è nel discepolo.

 

Ciò che varia è la conoscenza.


Il rapporto tra maestro e allievo

 

Tommaso oppone la soggettività attiva e la sua regolarità.

 

Valore della scienza richiede che vi sia un unico intelletto.

 

Si spiega come un uomo possa insegnare a un altro uomo.

 

Ciò avviene in quanto attua il passaggio che può venire solo nel discepolo, della conoscenza potenziale alla conoscenza attuale.

 

                                        ↓

 

Il maestro può farlo in due modi:

  1. offre al discepolo gli aiuti o gli strumenti 

  2. ordine e ragionamento del discepolo mediante la logica

Maestro condivide con discepolo la conoscenza acquisita rende per lui più accessibile l’intima conquista della verità.

 

Egli non è un semplice preparatore, ma può essere causa del sapere dell’allievo.

 

Rapporto pedagogico tra maestro e discepolo è visto sotto l’aspetto del sapere, del progresso della conoscenza.

 

IL RUOLO DEL MAGISTER 


Da magistri a professores 

 

Tardo medioevo figura del maestro acquistò una + importanza.

 

Magister universitario:

  • uomo di mestiere

  • svolge una professione

  • ha competenze e autorità

Maestri di grammatica e di abaco:

  • proseguirono la loro silenziosa opera di istruzione nei livelli primari

  • consolidano la propria posizione economica

Professori delle facoltà delle arti e delle superiori facoltà di Teologia, Diritto e Medicina acquisiscono un ruolo ben definito con caratteristiche comuni e prerogative. 

Coscienza di un compito che gli era stato affidato.

 

Insegnare = professione = aver scienza in un determinato campo.


Custode della verità

 

Magister doveva mantenere uno stretto legame tra la sua attività di ricerca e l’insegnamento doveva essere competente e autorevole in ciò che insegnava.

 

Continua ricerca della verità.

 

Peccato che il maestro poteva commettere contro la verità.

 

Compito: non alterare la verità, non menomarla, non offenderla!


Una professione privilegiata

 

Magister ruolo sociale.

 

Ordinamento giuridico:

  • aveva riconosciuto agli universitari uno statuto speciale

  • corpo privilegiato

  • potevano beneficiare di esenzioni ed obblighi personali e patrimoniali

  • svolgevano funzioni di giudice

  • autorità nella dottrina e nell’insegnamento

Dignità del magister grande e rispettata.

 

Integrità di condotta, competenze e rigore.

 

In ogni alunno egli può trovare un collaboratore attivo.

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