PEDAGOGIA - Pag. 27 es. “Verifica” - esercizio/compito

 1. Nell'insegnamento medievale una delle attviità di base era:

d. la lettura analitica di un testo.

 

2. La pratica della disputa serviva:

a. per risolvere i problemi interpretativi che sorgevano dalla lettura di un testo.


3. La questione medievale era composta di:

b. quattro parti: posizione del problema; argomenti contrari e a favore; risposta; soluzione dei dubbi.

 

4. Nel Medioevo l'insegnate considerava se stesso come:

d. l'esponente di un'antica tradizione, depositaria di verità, che doveva trasmettere ai giovani.


5. I medievali consideravano come vero Maestro, l'unico degno di questo nome; d. il professore universitario.


6. DISPUTA: vivace confronto di idee, di opinioni, tra più persone su un dato argomento.

 

FLORILEGIO: raccolta di brani scelti da vari autori.


QUESTIONE: problema di grande rilievo politico, sociale e storico da esaminare e risolvere.

 

7. L'allievo è potenzialmente capace di conoscere: perciò grazie al suo intelletto, può procedere da solo nel ragionamento. Questo modo di conoscere è detto inventio.

L'allievo è potenzialmente capace di conoscere: può dunque giovarsi del rapporto con il maestro (che ha già acquisito la conoscenza). Questo modo di conoscere è detto insegnamento.

L' allievo compie così il passaggio dalla conoscenza all' atto.

L' allievo acquisisce potenza.


8. 

1. In generale, i maestri medievali ritengono che la verità sia unica e rivelata, ovvero presente nelle Sacre Scritture.


2. Dal momento che la verità è già data, è necessario che ciò che viene scoperto con la ricerca scientifica non contrasti con l’insegnamento della fede.

3. Ciò implica che il maestro, che è dedito alla scienza, ma è anche uomo di fede, non si proponga mai come un innovatore, ma come il custode di un sapere antico che deve essere valorizzato, attualizzato, trasmesso alle generazioni future.

4. Chi non si attiene a questo compito non reca un danno solo alla propria disciplina, ma (cosa più grave) compie un grave peccato, poiché si pone in contrasto con la verità, quale deriva da Dio.

5. Se invece svolge correttamente il suo lavoro, allontanando i giovani dalle cattive interpretazioni dei testi e degli errori che da esso insorgono, il maestro avrà un ruolo fondamentale nella salvaguardia del sapere e della moralità cristiana.

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