PEDAGOGIA - "Tra Medioevo e modernità" - appunti pagine del libro
TRA MEDIOEVO E MODERNITÀ
L’AFFERMAZIONE DELL'UMANESIMO
Alcune questioni preliminari
L’affermazione dell’umanesimo in Italia → dalla metà del XIV Secolo.
Medioevo → periodo lungo e oscuro della civiltà europea.
Furono gli umanisti a diffondere un atteggiamento di critica aspra.
Pensiero nuovo e nuova concezione del mondo e della vita.
Humanae litterae e nozione di humanitas.
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Non soltanto in senso estetico, ma soprattutto in senso morale → consapevolezza del valore unico dell’uomo tra tutti gli esseri dell’universo.
L’uomo è un essere che si colloca tra la natura e lo spirito, dotato dell’uno e dell’altro
Quando inizia l’umanesimo?
Non è facile definire una data di inizio dell’umanesimo → neppure chi l’hai iniziato.
Storiografia letteraria → Dante Alighieri.
Letterario → Petrarca.
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Iniziatori umanesimo
Étienne Gilson:
interprete del Medioevo, storico e filosofo
francese
atteggiamento di Petrarca si colloca in una sorta di continuità con il medioevo
Il bersaglio polemico di tutti gli intellettuali umanisti fu la cultura della tradizione scolastica.
Il primo movimento culturale sostenne le ragioni di un ritorno al passato idealizzato dell’età classica.
Dopo le opere di Tommaso d’Aquino e di Bonaventura da Bagnoregio la cultura scolastica entrò in crisi.
L’indebolimento della scolastica allargò lo spazio per una linea di pensiero che affondava le sue radici nella tradizione patristica.
Nei monasteri si compì un’opera di conservazione del patrimonio della cultura latina classica → auctores romani continuarono essere letti lungo tutto il corso del Medioevo.
La conservazione della cultura latina era giustificata → in esse erano contenute varietà teologiche e morali.
La bellezza del linguaggio letterario
Venir meno del pensiero scolastico accusato di accentuare il valore e l’importanza delle dimostrazioni razionali.
La tradizione letteraria che privilegiava il richiamo alle grandi verità esistenziali attraverso la bellezza del linguaggio.
I primi grandi umanisti furono personalità religiose.
La patristica diventa una via alternativa e consentì di cogliere l’importanza e la bellezza intrinseche della cultura classica.
La riscoperta della lingua greca
Platone e Aristotele erano conosciuti per via indiretta (attraverso i traduttori latini).
Il pensiero arabo medievale fu un tramite per la genesi della cultura scolastica.
I primi umanisti appresero la lingua greca da dotti bizantini e scoprirono i tesori della sua letteratura.
Si poteva tornare a leggere gli autori classici della lingua originale, cogliere il pensiero della sua autenticità espressiva e cogliere ciò che era rimasto nascosto.
Ben presto non bastò la conoscenza del latino e gli fu affiancato lo studio del greco.
La nascita della filologia
Una delle acquisizioni di maggior rilievo dell’Umanesimo → connotò la ripresa dell’insegnamento delle lingue classiche.
Passione per l’eloquenza e le belle lettere.
Riscoperta della dimensione emozionale.
Una nuova religiosità
Forte incidenza di nuovi movimenti religiosi.
Accanto alla forza dell’Agostinismo si era sviluppata la corrente mistica del cosiddetto Dionigi l’Areopagita (autori enigmatici come Scoto Eriugena, Pietro Lombardo e Alberto Magno).
Crisi interna della scolastica → si acquista nuovo vigore influenzando sia Bonaventura sia le figure rilevanti del trecento religioso.
Tale corrente di pensiero mirava a riscoprire la vita interiore la semplicità del discorso evangelico come fonti autentiche del cristianesimo → rifiutando le costruzioni della teologia speculativa medievale.
Movimento che raccoglieva chierici e laici, i Fratelli della Vita Comune ebbe molto rilievo per i nuovi orientamenti.
UNO SPIRITO INNOVATORE
Il superamento del sistema scolastico medievale
Convinzione che le città non potessero più accontentarsi del sistema scolastico medievale, della cultura monastica e di quella delle grandi sedi universitarie.
L’umanesimo sottolineò la necessità di un insegnamento delle discipline letterarie su basi profondamente rinnovate.
Definiscono umanistiche proprio le discipline di carattere letterario e filosofico.
La medievale gerarchia dei saperi con a capo la teologia cambio a favorire una concezione disposto a riconoscere il carattere autonomo dei singoli saperi.
L’affermarsi delle scienze empiriche determinò uno sviluppo del quadrivio e riconoscimento di un’istruzione tecnica.
L’importanza delle corti
Profonde trasformazioni del panorama politico europeo (sorgere degli stati nazionali e lo sviluppo del sistema delle corti).
Stretto legame tra governanti e intellettuali → umanisti.
In sintesi: una nuova educazione
Portata pedagogica delle idee di tale movimento:
- ripresa della cultura classica
- superamento
del Teo centrismo medievale-rinnovamento profondo-nuove idee
trasformazioni sociali del tempo in grado di influenzare anche la
cultura educativa del tempo
- valore esemplare attribuito agli antichi all’imitazione dei modelli della cultura classica
La “modernità“ di Francesco Petrarca
Francesco Petrarca:
*1304 - 1374
figura essenziale dell’umanesimo
testi scritti in latino
liriche in volgare rappresentano una quantità del rilievo che lo stesso Petrarca attribuiva al latino e la propria produzione in questa lingua
descrive i suoi anni di scuola come un periodo poco stimolante per via della staticità delle forme dell’insegnamento tradizionale
consapevolezza nuova dell’inquietudine dell’animo umano
l’attività letteraria del periodo testimonia la centralità dell’uomo nell’universo, la sua autonomia e la consapevolezza della sua ricchezza interiore
Il tratto distintivo dell’umanesimo
L’autonomia dell’uomo appare un tratto distintivo della cultura umanistica.
L’uomo rinascimentale puntò a comprendere se stesso.
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