PSICOLOGIA - "Lo sviluppo emotivo e sociale del bambino" - appunti pagine del libro
LO SVILUPPO EMOTIVO E SOCIALE DEL BAMBINO
Lo sviluppo emotivo
Che cosa sono le emozioni
→EMOZIONI: stati complessi dell’organismo caratterizzati da fattori psicologici e fisiologici.
→ Paura = stato mentale accompagnato da modificazioni fisiche.
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→ Queste modificazioni rendono l’organismo pronto ad una risposta adattiva (idonea favorire l’adattamento una certa situazione).
→ Secondo l’evoluzionismo darwiniano: la funzione dell’emozione è quella di produrre una risposta rapida ed efficace → salvaguardia della sopravvivenza individuale.
Il ruolo delle emozioni
Ruoli:
influenzano l’attenzione
influenzano la motivazione
influenzano gli interessi personali
indicano gli scopi verso cui ci muoviamo
aiutano a definire i piani per il conseguimento di tali scopi
→ Processi di valutazione → entrano in gioco le emozioni.
→ Sviluppo emotivo fondamentale come quello percettivo motorio e cognitivo.
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Elementi percettivi, motori, cognitivi ed emotivi interagiscono tra loro nello sviluppo.
→ Stati emotivi influenzano l’acquisizione di nuove conoscenze e viceversa.
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→ Sviluppo emotivo regolare facilita la maturazione cognitiva → abilità e conoscenze sviluppate dal bambino lo aiuteranno a riflettere sui stati d’animo.
→ Saper affrontare e gestire le emozioni = mettere in atto la risposta adatta.
Emozioni e relazioni
→ Fin dalla nascita il bambino sembra predisposto alla relazione e alla comunicazione di emozioni.
→ Sorriso → inizialmente dato da elementi endogeni (hanno origine interna) + circuiti neurologici di eccitazione → successivamente compare di fronte a uno stimolo esterno → successivamente diventa una risposta strumentale.
→ Scambio con la madre → importanza basilare per lo sviluppo emotivo del bambino → la madre fa da specchio per le emozioni.
Lo sviluppo di sé
La definizione del sé
→ Primo anno di vita i bambini cominciano ad esprimere le loro emozioni e a comprendere quelle degli altri.
→ Sviluppo emotivo del bambino è possibile → grazie all’integrazione delle dimensioni cognitive, percettive e motorie con il proprio sé.
→ SÉ: totalità delle componenti psichiche individuali.
→ Prima consapevolezza di sé avviene attraverso il riconoscimento del proprio corpo.
→ Dai 9 mesi 2 anni → nei bambini è presente una certa capacità di auto-riconoscimento.
Diverse teorie:
teoria della differenziazione
approccio differenziale
approccio funzionale
La teoria della differenziazione di Bridges
Katgerine Bridges:
psicologa
canadese
*1897 - 1995
teoria della differenziazione
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→ I bambini provano solo una sorta di generica citazione (emozioni prevalentemente indifferenziate) → in seguito le emozioni cominciano a differenziarsi.
L’approccio differenziale di Izard
Carroll Izard:
*1924
Il bambino fin dalla nascita è in grado di provare interesse, gioia, disgusto e dispiacere
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→ Emozioni che possono svolgere una funzione adattativa e servono sia integrarsi con l’ambiente sia a segnalare il proprio disagio.
→ Altre emozioni → comparsa solo più tardi con l’acquisizione dello sviluppo motorio.
→ Emozioni svolgono la funzione di attivare reazioni utili.
→ Emozioni diventano col passare del tempo sempre più influenzate dalla vita sociale, a seconda del contesto e delle regole sociali.
L’approccio funzionale
→ Ruolo fondamentale delle emozioni nel rapporto tra l’individuo e l’ambiente.
→ Organizzazione generale delle emozioni presente nei neonati in forma rudimentale fin dei primi giorni di vita → componenti si sviluppano successivamente.
→ Funzioni delle emozioni: manifestare soddisfare i bisogni fondamentali favorendo il processo di adattamento.
Le emozioni sociali
→ Raggiungimento della consapevolezza del sé → bambino alla possibilità di sperimentare le prime emozioni sociali.
→ Secondo anno di vita → affiorano imbarazzo, invidia, gelosia.
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→ Valore valutativo (presuppongono una capacità di confronto tra gli altri componenti e le regole esterne).
L’empatia
→ EMPATIA: saper entrare in sintonia con i sentimenti degli altri.
→ Presente nei primi due anni di vita → prima come risposta riflessa gli stimoli esterni → successivamente come partecipazione attiva al comportamento altrui.
→ Neuroni a specchio → individuati verso la metà degli anni 90 da un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma.
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→ Esperimenti con risonanza magnetica hanno scoperto che negli animali si attivano determinati neuroni quando guardavano qualcun altro compiere le stesse azioni.
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→ Contributo importante per la spiegazione dell’imitazione, dell’empatia e della capacità di mettersi nei panni dell’altro.
Lo sviluppo sociale
I primi due anni: il bambino “essere sociale“
→ Lo sviluppo sociale riguarda le capacità di interagire con gli altri.
→ Fasi principali nello sviluppo della dimensione sociale:
- dalla nascita ai due anni → bambino predilige la figura materna.
→ I bambini sin da piccoli sono in grado di instaurare relazioni significative.
→ Primo anno di vita → più semplice interagire con un adulto piuttosto che con un coetaneo.
Dai 2 ai 6 anni: i sistemi ecologici di Bertalanffy
→ Mondo sociale dei bambini si allarga → rapporti all’interno della famiglia → incremento di quelli al di fuori della famiglia.
→ Per i processi di socializzazione diventa rilevante l’ambiente esterno.
→ Il modello teorico dei sistemi ecologici → fondato da Ludwig Bertalanffy (*1901-1972) → complessità delle numerose dimensioni che influiscono la sfera sociale del bambino.
→ SISTEMA: complesso integrato costituito da più parti in relazioni tra loro.
→ Contesti di influenza dell’individuo sono considerati dei sistemi di reti di influenze che interagiscono e sono multidirezionali.
→ Individui influenzano i sistemi che circondano e viceversa.
… e il contesto dello sviluppo di Bronfenbrenner
→ Urie Bronefenbrenner:
approccio ecologico - ambiente sociale dell’individuo = contesto dello sviluppo
*1917 - 2005
→ Bambino influenzato non solo dei contesti (microsistemi) ma anche dall’interazione reciproca di questi stessi contesti.
→ Mesosistema = sistema di mezzo.
→ Individui appartenenti a micro sistema sono condizionati anche da coloro che non ne fanno parte (esosistema).
→ Importante influenza esercitata dal macro sistema (sistema esterno) → contesto culturale.
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