PEDAGOGIA - Pag. 112 es. "verso l'esame di Stato" - esercizio/compito

 3. SCRITTURA

"Che cosa pensa Erasmo dei giovani e quale tipo di educazione suggerisce per loro"

Erasmo fu uno degli umanisti più importanti del suo tempo. Secondo Erasmo i giovani devono essere educati attraverso una formazione integrale, che prevede la religione, la morale e l'intelletto. I fattori essenziali dell'educazione sono la natura (ovvero l'attitudine a imparare), l'addestramento (cioè l'esercizio) e la ragione (ovvero la capacità di elaborare concetti ed esprimere giudizi). L'educazione deve essere graduale e deve rispettare le varie età e differenze dei giovani. È essenziale educare anche le donne, perché possibili future madri e quindi possibili future educatrici. Egli sottopone a dura critica l'uso della violenza attribuendola non solo all'inettitudine e all'incompetenza dei maestri, ma soprattutto al modello pedagogico di riferimento dell'epoca. Il pensiero non deve essere considerato rigido e innato, come sosteneva Platone, ma deve essere fatto di follia. La follia per Erasmo infatti, non è sinonimo di pazzia, anzi! Lui la ritiene un pregio, poiché l'uomo attraverso la follia riesce a rilevare la sua vera anima. La follia è una caratteristica da elogiare, perché è attraverso essa che il pensiero diventa fluido e la vera anima dell'uomo può venire allo scoperto. 

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