PEDAGOGIA - "Verso il Rinascimento: gli umanisti di seconda generazione" - Appunti pagine del libro

VERSO IL RINASCIMENTO: GLI UMANISTI DI SECONDA GENERAZIONE

 

Nuovi maestri

 

A partire dalla metà del XV secoloseconda generazione di maestriLeon battista Alberti e Baldassarre Castiglione.

 

 

Nuova sensibilità verso tematiche strettamente legata alla vita sociale del tempo


Leon Battista Alberti e l’educazione familiare

 

Leon Battista Alberti:

  • * 1404 - 1472

  • libri dedicati agli aspetti più svariati della vita familiare

Famiglia compito di educare i suoi membri.

 

Lontananza fisica e affettiva dei genitorigarantisce un distacco emotivo e sentimentale.

 

Mortalità infantileelevatissima.

 

Alberti celebra la virtù pratica, l’esercizio e l’applicazione consapevolezza e partecipazione civile.

 

Trattato di Albertiin volgare.

 

 

Segno dell’amore per il “classico

 

Centro del discorso pedagogico dell’Albertiautorevolezza delle figure genitoriali (padreesempio del radicamento spirituale e morale dei figli).

 

Tema della fortunaesigenza della virtù.

 

Educazione = via necessaria per la formazione della virtù.

 

Scuola insegnamento andavano orientati al raggiungimento della virtù.


Baldassarre Castiglione la formazione dell’uomo di corte

 

Baldassarre Castiglione:

  • *1478 - 1529

  • celebre tratto sulla vita di corte → insieme delle regole, dei comportamenti diffusi negli ambienti più importanti della società

 

Descrive le virtù del corpo e dello spirito utili alla vita di corte

 

Prestanza fisica unita al coraggio, l’eleganza e alla saggezza necessaria per essere buoni consiglieri dei principi.

 

Cultura della persona di cortesapersi esprimere finemente, suonare, l’arte, ecc.

 

Civiltà cortigiana narrata dal Castiglione aveva ormai perso il suo contatto con la vita politica.


L’EUROPA UMANISTICA E RINASCIMENTALE

 

I “focolai“ umanistici europei

 

L’umanesimo è un fenomeno di dimensioni continentali.

 

Fratelli della Vita Comune peso nel rinnovamento delle forme dell’educazione nell’Europa settentrionale.

 

Tommaso da Kempis testimonianza di quel rinnovamento religioso che anticipò istanze di purificazione spirituale.

 

Conseguimento dell’eloquentia si perseguirono infatti l’obiettivo di una formazione religiosa e morale austera (dura, inflessibile).


Erasmo da Rotterdam: il sapere congiunto alla moralità

 

Erasmo da Rotterdam:

  • umanista

  • *1469 - 1536

  • dedicò vari scritti al problema dell’educazione del suo rinnovamento

Elogio alla follia espone il suo ideale morale culturale improntato a una sobrietà e semplicità spirituale che era la base di un rinnovamento della fede religiosa.

 

Rimane sempre fedele alla Chiesa cattolica, entrando in contrasto con Lutero.

 

Studio dei classici come base della cultura, la mitezza del rapporto tra maestro e allievi, l’importanza dei fattori psicologici nella formazione della personalità.

 

Per una libera educazione scritto nel 1592si tratteggia nei principali temi dell’educazione dei figli (studio va iniziato molto presto, quando la memoria è fresca).

 

Genitori sono i primi educatori dei figli.

 

Apprendimento giocoso, graduale e confacente alle naturali inclinazioni dell’allievo.

 

NO maestri severi.

 

Una corte educazione sa tenere conto della forza delle passioni.

 

La ricchezza culturale senza l’educazione morale è insufficiente.


Juan Luis Vives E la scoperta dell’educazione popolare

 

Maggior rappresentante dell’umanesimo pedagogico in Europa.

 


 

Juan Luis Vives:

  • *1492 - 1540

  • origine spagnola


 

Sostenitore dell’educazione popolare

 

Attenzione riservata all’educazione delle donne che egli considera possibile e socialmente auspicabile.

 

Concezioni del tempo ben lontani dal riconoscere i due sessi capacità responsabilità almeno analoghe.

 

Elaborò una sorta di curriculum scolastico.

 

Spazio dedicato alla geografia, la storia, le scienze naturali.

 

Attenzione alla vita mentale degli allievi.


Rabelais e Montaigne

 

In Francia periodo umanistico-rinascimentale.

 

Rabelais e Montaigne.

 

Ammirazione verso i classici e all’esigenza di un’educazione diversa da quella del passato.

 

François Rabelais:

  • *1494 - 1553

  • ciclo di “romanzi“contenuto fantastico, comico, satirico

 

Riflessione sull’educazione

 

Protagonisti: Gargantua e Pantagruele, che alludono ironicamente alla società del tempopadre e figlio.

 

Nell’educazione nell’insegnamento occorre accordare la maggiore libertà possibile all’allievo.

 

Michel Montaigne:

  • *1553 - 1592

  • saggi espone il pensiero personale dell’autore, sensibile ai problemi educativi

Sguardo aristocratico.

 

Antidogmatismolo smascheramento critico di ogni pregiudizio e l’affermazione della legittimità di un atteggiamento intellettuale spregiudicato di libera ricerca personale.

 

Contro la consuetudine della memorizzazione delle nozioni.

 

Sottolinea la necessità della conquista di un sapere “ragionato“.

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