PSICOLOGIA - "Il bambino ansioso e le sue fobie"
IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE
L’ansia nel confronto con l’esterno
Bambini → spesso devono affrontare l’angoscia.
Il loro comportamento → rappresenta una delle strategie che i bambini mettono in atto per controllare il sentimento angoscioso.
ANSIA = espressione di auto preoccupazione che può esordire già durante l’infanzia.
Scuola = luogo in cui matura l’ansia con comportamenti inattesi che vanno a compromettere l’apprendimento e la serenità delle relazioni con i pari.
I segnali dello stato di ansia a scuola
Bambino manifesta il suo stato ansioso a volte con irritabilità, con un atteggiamento di apprensione continua o con sintomi somatici (vomito,ecc).
Nei casi più gravi → bambino irrigidito impermeabile alle espressioni affettuose.
Segnali: distrazione (mancanza di partecipazione emotiva).
Sovraffollamento di pensieri, concetti che non gli dà la possibilità di concentrarsi sull’argomento unico.
Unica via di scampo → fuga e distrazione accompagnati da atteggiamenti aggressivi.
Il ruolo del contesto familiare
Interventi degli insegnanti → aumentano e stabilizzano la confusione, agevolando l’autosvalutazione.
Analizzare la situazione familiare.
Nulla di ciò che si manifesta come disturbo emotivo in un bambino è riconducibile esclusivamente all’individuo, ma è il prodotto dell’ambiente familiare.
Consapevolezza di essere valutati → tendenza a chiudersi in se stessi.
I bambini si sentono costantemente preoccupati e minacciati.
Differenza tra normalità e patologia: manifestazioni si prolungano e diventano più intense → è solo espressione di un importante disagio.
Le fobie come conseguenze dell’ansia
Bambino ansioso sviluppa proprie fobie → paure ingiustificate.
Reazione difensiva, di evitamento della situazione angosciante e non di risoluzione.
Meccanismo di inibizione nel comportamento del bambino.
Ripetizione di rituali ossessivi.
L’AUTISMO: UNA PSICOSI INFANTILE
La psicosi più temuta
Le psicosi in età evolutiva occupano un posto di grande rilievo per il loro impatto sociale.
AUTISMO → coniato nel 1911 → descrive l’individuo completamente assorbito dalle proprie esperienze interiori, perdita dell’interesse per la realtà esterna.
1943 → prima definizione di sindrome autistica: forma di psicosi rara la cui sintomatologia è contrassegnata da un profondo isolamento sociale, gravi insuccessi nello sviluppo del linguaggio, comportamenti rituali o compulsivi, disturbi cognitivi, ecc.
Cause organiche, biologiche, psicologiche
Ipotesi relative all’origine di questa psicosi infantile → non concordanti.
Immunologia, genetica, biochimica e neurologia → possibili cause organiche.
↓
Anomalie in aree celebrale.
Contributo importante → scoperta dei neuroni a specchio → nei bambini autistici si attivano in modo carente.
Incapacità biologica di provare attaccamenti emotivi, che si manifesta nelle famiglie cui genitori sono emotivamente impassibili.
Causa dell’autismo → freddezza e distacco dei genitori.
Leon Eisenberg:
*1922 - 2009
i genitori di questi bambini si interessano a loro solo nella misura in cui si dimostrano capaci di eseguire automatismi
↓
Esigono dal loro figlio un conformismo comportamentale → "bambino perfetto".
Bruno Bettelheim:
*1903 - 1990
psichiatra
austriaco
assume una posizione intermedia → origine organica e quella psichica
Essenziale che il cervello del bambino sia stimolato da esperienze sensorio- affettive.
Causa iniziale del ritiro autistico → interpretazione corretta da parte del bambino dell’attitudine negativa con la quale si accostano i genitori.
I comportamenti del bambino autistico
Dal punto di vista clinico le opinioni degli studiosi sono più concordanti.
Fin dalla nascita → comportamenti diversi e anomalie.
Totale indifferenza verso il mondo esterno.
2 atteggiamenti particolari:
Bambino tende ad incurvare la schiena per allontanarsi dalla persona che lo accudisce.
Atteggiamento di ira e di violenta resistenza al contatto fisico.
Passano da stati di apatia ad altri di estrema agitazione.
Anaffettività.
Ritualità nel dondolarsi e picchiare la testa contro la culla.
Sviluppo contraddittorio: raggiunge alcune tappe dello sviluppo molto in anticipo rispetto alla media, o con considerevole ritardo.
Le conseguenze dello sviluppo
Mancanza di relazioni e comunicazioni con il mondo esterno → apatia e indifferenza.
Notevoli difficoltà nella comunicazione, nella socializzazione e nella percezione emotiva.
Comportamenti disfunzionali, auto stimolatori, ripetitivi, autolesionistici.
Problemi del sonno, dell’alimentazione e deficit dell’attenzione.
Esigenza di mantenere il loro ambiente costante.
Tentativi di far cambiare loro abitudini possono scatenare reazioni di ira violenta.
Resistenza al cambiamento, comportamento ripetitivo, nascondere un’incapacità di comprendere nuove situazioni.
Dubbio dell’esistenza di problemi di udito → “Fortezza silenziosa“.
Pubertà → nuovi disturbi.
↓
Convulsioni dovute a variazioni ormonali.
Essere autistici oggi
Destino dei bambini autistici sembrava segnato → ricoverati in strutture idonee.
Diverse possibilità di sistemazione → soggetti continuano a vivere con i genitori.
Alcuni riescono a condurre una vita del tutto indipendente → riescono a frequentare l’università.
Nel lavoro sono estremamente affidabili e coscienziosi.
Oggi sono disponibili farmaci.
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