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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

ANTROPOLOGIA - Pag. 40 es. “per fare il punto” - esercizio/compito

1. L’antropologia evoluzionista si basa sul principio di paragone tra europei preistorici e selvaggi “esotici”. 2. C utlural heritage , in Inghilterra, trae origine dall’affermazione dei singoli Paesi su cosa appartenesse al loro patrimonio culturale e cosa no.      

ANTROPOLOGIA - Pag. 38 es. “per fare il punto” - esercizio/compito

1. Il concetto di  Kultur  nasce dalla riscoperta delle tradizioni del popolo germanico. Esso serviva a connotare un determinato modo di vivere espresso nella lingua tedesca.   2. La differenza tra  Kultur  e  Zivilisation  è difficile da evidenziare: la civiltà incide profondamente sulla cultura.   3. Le due diverse sfumature di significato che Tylor attribuì al concetto di cultura sono: da un lato per lui la cultura era qualcosa di fortemente connaturato a una popolazione, dall’altro lato la cultura era una caratteristica universalmente umana.   4. La teoria secondo la quale l’evoluzione della società è regolata da leggi costanti, ebbe due conseguenze: la prima è che i “primitivi“ contemporanei dovevano rappresentare gli stati più antichi dello sviluppo culturale; la seconda è che con ciò fu possibile classificare le società in inferiori e superiori. Gli effetti cumulativi delle leggi costanti hanno segnato stadi di sviluppo sociale e culturale.  
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IL CONCETTO DI CULTURA  LE ORIGINI DEL CONCETTO DI CULTURA IN ANTROPOLOGIA  La formazione del concetto di “cultura“   Teorie antropologiche si sono succedute dalla fine dell’Ottocento ad oggi.   Origini antropologia → vaghe.  Europa: le prime testimonianze scritte risalgono allo storico e viaggiatore greco Erodoto.   Soltanto nel Settecento con l’Illuminismo lo studio dei popoli extra-europei rappresenta un vero e proprio campo di indagine per linguisti, storici, ecc. L’attenzione per i popoli e le loro specificità nell’epoca romantica   Movimento romantico → introdusse un modo nuovo di guardare i popoli del continente.   Romantici : non volevano aspirare alla conoscenza della natura umana, ma a quella dei singoli popoli.   Riscoperta delle tradizioni del mondo germanico contribuì al concetto di cultura.   Per i romantici la cultura era qualcosa di specifico; di un popolo e non di un altro. Kultur e Zivilisation    Kultur → ad essa si affianca la civiltà visto come un insieme di a

PSICOLOGIA - 2 "Lo sviluppo cognitivo: teorie e protagonisti" - appunti pagine del libro

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 L'APPROCCIO STORICO - CULTURALE DELLA TEORIA DI VYGOTSKIJ Fattori storici, culturali, sociali e sviluppo Russia → approccio "storico - culturale" della psicologia → Lev Semenovich Vygotskij .     Si occupa di: tematiche relative all'istruzione tematiche relative all'educazione  diversità sviluppo cognitivo Altri esponenti: Aleksandr Lurija (*1902 - 1977)                            Alesksej Leontjev (*1903 - 1978)                                                     ↓              fattori storici, sociali e culturali nello sviluppo psichico Teorie di Vygotskij → bando dal regime stalinista in Unione Sovietica = sconosciute in Occidente. Diffusione dell'opera di Vygotskij provocò modificazioni nel modo di studiare e intendere i fenomeni cognitivi.  Lo sviluppo cognitivo secondo Vygotskij Correlazione tra differenze strutturali e l'influenza dell'ambiente, delle relazioni, dalla cultura, ecc.  SVILUPPO = esito delle attività e delle interazioni sociali.

SOCIOLOGIA - Pag. 32 es. “per fare il punto” - esercizio/compito

1. In epoca medievale la spinta all’innovazione tecnologica non era forte perché ...   2. La rivoluzione scientifica modifica la visione della natura, perché ...   3. L’introduzione della macchina vapore regata la nascita della fabbrica, perché l’esigenza di concentrare i vari telai e l’impianto che alimenta in un solo luogo portare nascita dei primi complessi industriali urbani.   4. Il fenomeno dell’industrializzazione porta a diversi cambiamenti per la società: sorgono alcuni problemi di convivenza e di ordine sociale poiché sempre più gente si trasferisce nei centri urbani in condizioni estreme.

SOCIOLOGIA - Pag. 26 es. “per fare il punto” - esercizio compito

1. Coloro che sostenevano la teoria del contratto sociale credevano che tra gli esseri umani vi fosse un tacito accordo; un patto non scritto che Che serviva per fissare delle regole di convivenza certe condivise.esso renderebbe possibile la convivenza tra gli individui perché si sentirebbero vincolati nei loro comportamenti.   2. Secondo i contrattualistici, gli esseri umani abbandonano lo stato di natura, perché esso comportava grandissimi disagi difficoltà per la sopravvivenza di ciascuno. Tutti infatti erano esposti alle minacce provenienti dagli eventi naturali, dagli animali, e dagli altri uomini.   3. Montesquieu si rese conto che lo stato di natura e il contratto sociale non potevano essere eventi reali storicamente avvenuti e che quindi erano solo delle ipotesi astratte. Secondo lui la teoria del contratto sociale era priva di attenzione per l’evoluzione storica delle culture. Un’analisi più attenta dichiara che una società è diversa dalle altre Sia per il conte

SOCIOLOGIA - "Le origini della sociologia" - appunti pagine del libro

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LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA    LE RADICI FILOSOFICHE    Naturalismo e contrattualismo  Sociologia non è sempre esistita.   Sociologia nasce da una costola della filosofia.   Prima erano i filosofi che si occupavano di spiegare il funzionamento e le cause dei fenomeni della natura → solo nei secoli più recenti le singole discipline si sviluppano grazie a metodi propri.   Auguste Comte : *1798 - 1857 Corso di filosofia positiva Francese Termine “ sociologia “ Già da due secoli i filosofi si erano posti il seguente problema: “ come è possibile che molti individui si assoggettino alle norme necessarie per vivere in società ?”   Dominazione della concezione naturalistica → la società umana sarebbe un fatto del tutto naturale.   Filosofi del XVII secolo cominciano a vedere che l’uomo è per natura restio a subordinare se stesso il proprio interesse alle esigenze di una collettività.   Problema fondamentale della compatibilità tra individui e norme.   Contratto sociale → tra gli e

PEDAGOGIA - Pag. 27 es. “Verifica” - esercizio/compito

 1. Nell'insegnamento medievale una delle attviità di base era: d. la lettura analitica di un testo.   2. La pratica della disputa serviva: a. per risolvere i problemi interpretativi che sorgevano dalla lettura di un testo. 3. La questione medievale era composta di: b. quattro parti: posizione del problema; argomenti contrari e a favore; risposta; soluzione dei dubbi.   4. Nel Medioevo l'insegnate considerava se stesso come: d. l'esponente di un'antica tradizione, depositaria di verità, che doveva trasmettere ai giovani. 5. I medievali consideravano come vero Maestro, l'unico degno di questo nome; d. il professore universitario. 6. DISPUTA: vivace confronto di idee, di opinioni, tra più persone su un dato argomento.   FLORILEGIO: r accolta di brani scelti da vari autori. QUESTIONE: problema di grande rilievo politico, sociale e storico da esaminare e risolvere.   7. L'allievo è potenzialmente capace di conoscere: perciò grazie al suo intelletto, può procedere da

PEDAGOGIA - Pag. 25 es. “per fare il punto” - esercizio/compito

1. Il ruolo del magistrato universitario rispetto ai maestri di abaco di grammatica era quello di avere un ruolo ben definito con caratteristiche comuni agli altri. Egli aveva la coscienza di un compito che gli era stato affidato. Insegnare era una professione, ossia l’aver scienza in un determinato campo. 2. Quello dei maestri universitari era considerato un corpo privilegiato, perché aveva un ruolo sociale. L’ordinamento giuridico li aveva riconosciuti come tali. Potevano beneficiare di esenzioni da obblighi personali e patrimoniali, svolgevano funzioni di giudice, avevano autorità nella dottrina e nell’insegnamento.

PEDAGOGIA - Pag. 23 es. “per fare il punto” - esercizio/compito

1. Il ruolo del maestro nella cultura pedagogica medievale era di grande rilevanza. Il maestro non era solo portatore di una visione personale del mondo, ma si collocava in una tradizione. Il vero maestro guardava alla sapienza e alla scienza.   2. Tommaso d' A quino analizza il rapporto maestro - discepolo sotto l’aspetto del conoscere e risponde al problema: "se l’uomo possa insegnare un altro uomo“. Se all’uomo fosse stata negata la capacità di causare qualcosa nessun uomo potrebbe insegnare qualcosa un altro individuo.   3. Gli autori con cui Tommaso si confronta sul tema del maestro sono Avicenna, Agostino, Averroè.   4. Tommaso contesta la concezione dell’intelletto umano di Averroè, perché ritiene che ogni essere umano sia da considerarsi come soggetto autonomo. Rifiuta sia la tesi che la conoscenza provenga totalmente dal di fuori sia quella che sostiene che la conoscenza è già tutta nell’anima dell’uomo. Scegli una via intermedia che pone nel concorso d

PEDAGOGIA - Pag. 17 es. “per fare il punto” - esercizio/compito

1. La lettura di un testo era assai complessa. Comprendeva un’analisi della struttura di esso e, in seguito, la suddivisione in parti. Ciascuna di queste parti veniva poi esposta e commentata.    2. "Argomentazioni sulla base dell’autorità e dimostrazioni per mezzo della ragione" significa che la disputa passa dall’essere piuttosto breve dettata dall’autorità, al momento più importante nel lavoro comune di maestri e allievi basato sulla ragione e non più sull’autorità.   3. La disputa è il momento più importante delle lezioni e segna il passaggio dall’argomentazione sulla base dell’autorità alla dimostrazione per mezzo della ragione. Essa si fonda sull’uso della dialettica, sull’impegno della ragione e dell’argomentazione; venne a creare un vero e proprio metodo di indagine e di insegnamento.  

PEDAGOGIA - "Maestri e allievi" - appunti pagine del libro

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MAESTRI E ALLIEVI    LEZIONI E DISPUTE   L’importanza della lettura   Fulcro dello studio:  “ lettura “ ( lectio ) “ disputa “ ( quaestio ) = carattere specifico di quel metodo scolastico.   Lettura: attività principale di apprendimento Ugo di San vittore → Didascalicon "l’inizio del sapere si trova nella lettura" Testi:  Prisciano, Donato, Sirio → grammatica Dicta catonis → narrazioni  Sacre scritture, sentenze di Pietro Lombardo → teologia   Architrave di ogni disciplina → il libro.   Leggere = riconoscere un’autorità.   Argomentazioni → mostrare la coerenza o la deducibilità. Come si leggeva   Lettura di un testo era assai complessa: analisi della struttura del testo suddivisione in parti ciascuna parte esposta e commentata   Ugo di San Vittore → 3 forme della lettura : per opera del docente per opera dello studente studio personale   La disputa   Compito del maestro di teologia: far lezione, predicare e disputare .   DISPUTA :  momento più importante segnava il